Formula 1 – Melbourne poteva essere un fuoco di paglia, vista la natura della pista. A Shanghai la potenza del V6 di Maranello poteva aver aiutato la prestazione. In Bahrain non ci sono scuse che tengano: il progetto Ferrari è vincente. Anzi, è tutto il team che in questo momento sta funzionando al meglio. La scuderia guidata da Maurizio Arrivabene, e coordinata da quello…svizzero (come lo ha definito Lauda) Binotto vince e convince anche ad Al Shakir, in barba a quanti nutrivano dubbi sul rendimento della SF70-H.”Abbiamo vinto grazie a coraggio, determinazione e follia”. Già, cosa intendeva Arrivabene a fine corsa? La scelta di puntare alla gara, sacrificando un poco la qualifica, con ali ad incidenza maggiore. La vettura di Maranello – si è capito – sfrutta meglio ed è più gentile con le gomme. Inoltre, è più facile da guidare rispetto alla Mercedes. Il risultato? Due vittorie su tre gare, con una strategia azzeccata. Ed a poco valgono le rimostranze su eventuali errori Mercedes, in special modo di Lewis Hamilton con i cinque secondi di penalità: a fine gara Vettel ha gestito alla grande, conscio che la rimonta sarebbe stata praticamente impossibile da parte dell’inglese, nonostante il muretto in grigio spingesse l’inglese alla rimonta, e nonostante palesi giochi di squadra che hanno decretato già i rapporti di forza in seno alla squadra: Bottas è un secondo, punto. prosegui la letturaFormula 1: la Ferrari non è un fuoco di paglia pubblicato su Autoblog.it 16 aprile 2017 22:28.
Fonte: Autoblog