La Ferrari Purosangue è stata premiata con il prestigioso Compasso d’Oro, uno dei riconoscimenti più ambiti nel campo del design industriale. La cerimonia di premiazione si è svolta a Milano e ha visto la partecipazione di Flavio Manzoni (Chief Design Officer Ferrari) in rappresentanza dell’azienda.
Il Compasso d’Oro
Il Compasso d’Oro è stato istituito nel 1954 dall’ADI (Associazione Italiana per il Disegno Industriale). Viene assegnato ogni due anni in base a una preselezione effettuata dall’Osservatorio Permanente del Design dell’ADI, composto da esperti, designer, critici, storici e giornalisti specializzati. Nella storia del premio sono state premiate quattro Ferrari: la prima è stata la F12berlinetta nel 2014, seguita dalla FXX K nel 2016, dalla Monza SP1 nel 2020 e ora dalla Purosangue.
La vittoria di Ferrari Purosangue
I giurati dell’ADI hanno scelto la Ferrari Purosangue perché incarna “una fusione di tecnologia unita a una coraggiosa innovazione tipologica che va oltre le categorie convenzionali delle Gran Turismo, rappresentando un tangibile passo avanti in un settore maturo in mezzo alla concorrenza globale“.
La Ferrari Purosangue ha creato un nuovo segmento in cui il Cavallino Rampante apre nuove frontiere senza precedenti. Grazie alla sua architettura moderna, è una vettura versatile che fonde un comfort senza pari con le prestazioni e il piacere di guida tipici della Ferrari. Il nome Purosangue descrive magnificamente l’architettura della vettura. I suoi esterni eleganti e atletici la distinguono dalle altre auto a quattro porte e quattro posti presenti sul mercato e si combinano con un abitacolo sublimemente confortevole, lussuosamente spazioso e impeccabilmente arredato. Non si tratta solo di un’auto incredibilmente veloce e agile, ma anche della prima Ferrari a quattro posti, che offre uno spazio a bordo tale da garantire un comfort eccezionale a tutti e quattro gli occupanti.
Tutto ciò ha permesso a Ferrari di tornare a trionfare in una rassegna prestigiosa, stravolta con l’auto più particolare e unica della sua storia.
Fonte: Autoblog