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Porsche Heritage and Museum parteciperà per la prima volta al MYLE Festival

Il team di Porsche Heritage and Museum, in varie circostanze, fa uscire alcune sue auto dai saloni espositivi, per offrirle in forma statica o dinamica in contesti diversi da quelli rituali. Una nuova “gita” è prevista a Monaco, in occasione del MYLE Festival (21-23 giugno), dove la casa di Stoccarda sarà rappresentata per la prima volta.
Anche se l’evento bavarese si lega alla musica elettronica, Porsche lo ha ritenuto meritevole della sua presenza. Negli spazi del “Kohlebunker” i visitatori potranno ammirare tre auto speciali della casa di Zuffenhausen che, in questo modo, si approccia al pubblico con un canale diverso.
A fare da propulsore all’insolita liaison ci ha pensato la rassegna dal titolo “La musica incontra la mobilità”, in programma nel complesso denominato Motorwold. Questa iniziativa è stata voluta dagli organizzatori del MYLE Festival, per agganciare le sette note ad altri mondi, magari meccanicamente sonori come quelli delle sportive Porsche e dei loro motori.
Campo visivo ampio per Porsche
Foto Porsche
Achim Stejskal, Direttore di Porsche Heritage and Museum, spiega così la presenza al MYLE Festival: “Abbiamo voluto far incontrare il nostro patrimonio culturale con quello della musica. Lì, dove muri in pietra e vetro uniscono storia e modernità, osiamo intraprendere nuove strade”.
Gli ospiti della rassegna di Monaco potranno giovarsi della presenza di Jörg Bergmeister, ambasciatore della casa automobilistica tedesca, che fornirà approfondimenti sulla tecnologia sovralimentata di Porsche e su come questa sia passata dagli sport motoristici alla produzione di serie. Il tema scelto non è casuale, perché il 2024 è incentrato sul 50° anniversario della 911 Turbo.
Per celebrare questa ricorrenza anagrafica e il percorso che ha portato l’iconico modello stradale a ricevere la sovralimentazione, gli uomini di Porsche Heritage and Museum metteranno in mostra a Monaco, nell’ambito del MYLE Festival, una 956, una 935 “Baby” e una 911 Turbo Cabriolet.
La prima delle tre, forte di 620 cavalli e dell’effetto suolo, fece il suo debutto in gara con un’incredibile tripletta alla 24 Ore di Le Mans del 1982. Il gradino più alto del podio giunse anche negli anni successivi. La Porsche 935 “Baby” da 380 cavalli ricevette questo appellativo per la cilindrata ridotta di 1.425 centimetri cubi. Questo le consentiva di partecipare alle corse sprint nella classe due litri, vincendo come la sorella maggiore. La Porsche 911 Turbo Cabriolet sarà esposta a Monaco con un esemplare particolare, a basso profilo, da 330 cavalli di potenza massima.
Fonte: Autoblog

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