Scopriamo l’acqua calda? Ma sì, scopriamola. Le multe stradali sono sempre più spesso un’arma di tassazione occulta di massa, un mezzo per riempire casse pubbliche che si svuotano con velocità prossima a quella della luce; un bancomat che nessun codice riesce a proteggere da questi prelievi forzati; uno strumento che usa l’evoluzione tecnologica in modo perverso, un tappo per buchi di bilancio che somigliano alle buche di certe grandi città.Appunto, le grandi città: i soggetti maggiormente colpevoli di questa situazione. Le amministrazioni dei comuni capoluogo di provincia o area metropolitana, territori monitorati dalla rilevazione annuale compiuta da Istat e ACI sugli incidenti stradali e le contravvenzioni comminate dalle forze dell’ordine relativamente alla circolazione dei veicoli: Polizia stradale, Carabinieri e Polizia locale.
Multe stradali, il bancomat dei comuni
La premessa d’obbligo va fatta: il Codice della strada va rispettato e si deve guidare in modo prudente, altrimenti si mettono in pericolo se stessi e gli altri. Ma la funzione di controllo da parte delle autorità deve essere sempre esercitata con l’ottica della prevenzione dei pericoli. E l’unico modo efficace è la presenza costante e ben visibile delle pattuglie sulle strade. Piazzare le macchinette seminascoste invece non evita alcun pericolo, se non quello del commissariamento dei comuni in dissesto finanziario. Facciamoci quindi del male e leggiamo i dati sulle multe stradali aggiornati alla fine del 2017.prosegui la letturaMulte stradali: conta solo incassare denaro pubblicato su Autoblog.it 26 settembre 2018 15:00.
Fonte: Autoblog