Circuito tortuoso, stretto, temperature altissime. Sembra già delineato il naufragio delle frecce d’argento, annunciata tacitamente la doppietta Ferrari sia per riscattare il flop di Hockenheimring sia per omaggiare la prematura scomparsa di Sergio Marchionne.Difatti si parte al venerdì con Ferrari e Red Bull che danzano tra cordoli ed asfalto rovente. Sabato FP3, le Mercedes alzano la pressione del turbo e scalzano le Red Bull ma in Ferrari nessuno se ne preoccupa. Q1 tutto gira come un orologio. Arriva la pioggia in Q2. Inizia la roulette russa. Vettel e Ferrari perfetti in pista ed al muretto nell’interpretare le condizioni della pista e delle gomme. Imprendibili. 2 secondi a tutti. Q3, si fa sul serio, si decide la posizione di partenza, fondamentale nel toboga ungherese. Già che c’è, anche Giove Pluvio aumenta la performance ed allaga la pista.prosegui la letturaFormula 1, GP Ungheria 2018: il commento della gara pubblicato su Autoblog.it 30 luglio 2018 15:00.
Fonte: Autoblog